mercoledì 3 dicembre 2014

Tecnica in pillole - L'aberrazione cromatica

Dopo aver parlato sinteticamente dell'aberrazione in modo generale, parliamo adesso dell'aberrazione cromatica.

Prendiamo in considerazione un fascio di luce bianca, ovvero una luce composta da molti colori miscelati uniformemente tra loro che l'occhio non riesce a separare.

Quando un siffatto fascio attraversa un prisma viene reso visibile l'intero spettro dei colori sotto forma di arcobaleno.

Questo fenomeno si verifica poiché l'indice di rifrazione e il tasso di dispersione del prisma variano in base alla lunghezza d'onda del fascio luminoso. Inoltre, le lunghezze d'onda brevi vengono rifratte in modo molto più deciso rispetto a lunghezze d'onda inferiori. 

Questo fenomeno è maggiormente visibile in un prisma ma avviene anche negli obiettivi fotografici; e poichè si verifica a differenti lunghezze d'onda, viene chiamato aberrazione cromatica. Esistono due tipi di aberrazione cromatica: 
  • L'aberrazione cromatica assiale, in cui la posizione del punto focale sull'asse ottico varia in base alla lunghezza d'onda
  • L'aberrazione cromatica di ingrandimento, in cui l'ingrandimento dell'immagine nelle aree esterne varia in base alla lunghezza d'onda.
Nelle fotografie l'aberrazione cromatica assiale introdotta da un obiettivo si manifesta come una macchia o una zona più chiara e la differenza cromatica di ingrandimento appare come un contorno colorato.

Negli obiettivi fotografici, l'aberrazione cromatica viene corretta mediante la combinazione di differenti tipi di lenti ottiche aventi differenti caratteristiche di rifrazione e dispersione. Poiché l'effetto dell'aberrazione cromatica aumenta con l'aumentare della lunghezza focale, una precisa correzione dell'aberrazione cromatica è particolarmente importante per ottenere immagini nitide, specie con i teleobiettivi. 

Sebbene esista un limite al grado di correzione che si può ottenere con le lenti ottiche in vetro, in Canon è stato possibile raggiungere risultati importanti utilizzando materiali sintetici quali la fluorite o il vetro UD. L'aberrazione cromatica spesso viene anche chiamata "aberrazione cromatica longitudinale", poiché si verifica longitudinalmente all'asse ottico. La differenza cromatica di ingrandimento invece viene anche detta "aberrazione cromatica laterale", poiché si verifica lateralmente all'asse ottico.

Anche se l'aberrazione cromatica si dimostra più evidente nell'utilizzo delle pellicole a colori, questo problema interessa anche le immagini in bianco e nero, manifestandosi con una riduzione di nitidezza dell'immagine.

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