Canon sta considerando di riportare la maggior parte della sua produzione in Giappone. La notizia viene divulgata dal giornale Reuters e rispecchia la volontà di molti altri grossi produttori giapponesi di dispositivi elettronici.
Questa strategia, che intende riportare la produzione di alcuni beni in Giappone e inverte una tendenza ormai consolidata da anni di spostare la produzione all'estero, è dovuta ad un rapido calo del valore dello Yen, il quale rende i prodotti locali più competitivi.
Lo yen ha ridotto il suo valore di circa l'8 per cento dal momento che, ad ottobre scorso, la Banca del Giappone ha facilitato la politica monetaria e la negoziazione del cambio ha fatto scendere il valore della moneta ai livelli più bassi degli ultimi sette anni. Dalla fine del 2012, la moneta giapponese ha perso un terzo del suo valore a causa delle politiche economiche di rilancio del primo ministro Shinzo Abe.
Questa rapida svalutazione dello Yen ha sollevato i costi per le imprese fortemente dipendenti dalle importazioni di materie prime, nonché quelle che producono all'estero.
Ora, Canon afferma che nel corso dei prossimi tre anni vorrebbe far tornare nel Paese di appartenenza la produzione di alcuni beni, in modo che la produzione domestica raggiunga il 60 per cento della produzione complessiva, partendo dal valore attuale di circa il 40 per cento.
Il portavoce della Società Hirotomo Fujimori in merito a queste questioni ha dichiarato: "Da ora in poi, una nuova fotocopiatrice, telecamera e stampante costruita sarà prodotta in fabbriche nazionali e, quando esse sostituiranno vecchi prodotti, il volume dei prodotti realizzati all'estero verrà ridotto".
Fonte: Reuters
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