Canon sta attualmente sviluppando un proprio codec RAW per i video 2K e 4K. Questo è quello che emerge da un brevetto depositato nel mese di luglio 2010 dal marchio nipponico, ma pubblicato in data 26 gennaio 2012. In questo brevetto, Canon descrive un codec che memorizza i dati grezzi provenienti da un sensore RGB ad alta risoluzione, con una profondità colore da 12 bit, munito di un filtro colore tipo Bayer. L'inventore pare essere elencato come Siu-Kei Tin (Milpitas, CA).
Pare che Canon intenda utilizzare come supporto di memorizzazione le schede Compact flash, piuttosto che hard disk di tipo SSD. Questo significa anche che questo tipo di codec può ben essere utilizzato nelle fotocamere DSLR attuali, così come nei successori del C300.
Canon afferma che i video Raw con risoluzione di 4096 * 2048 con profondità colore da 12 bit, 30 fps ed un data rate di 2.8125 Gib/s è troppo grande per le schede di memoria CF e diversamente dai codec Raw non compresso, quello di Canon dovrebbe ridurre questo data rate, pur mantenendo inalterata la qualità dell'immagine.
Quello che sorge dal brevetto sono le seguenti considerazioni:
Una tendenza consolidata nell'acquisizione di video è la cattura ad alta definizione. A questo proposito, il formato di acquisizione non è necessariamente lo stesso di quello della distribuzione. Anche perchè le cineprese possono spesso supportare l'acquisizione 4K e superiore. Per cui, essendoci la tendenza a supportare video ad alta risoluzione e frame rate elevato per la cattura dei video, con l'utilizzo di dati grezzi uscenti dal sensore sorgono problemi dovuti a limiti nella capacità di memorizzazione, così come altri problemi per la velocità di trasferimento al supporto di memorizzazione. Da queste considerazioni sorge la necessità di avere un flusso di dati all'uscita del sensore che abbia una ridotta velocità di trasferimento dati.
Una soluzione convenzionale che è stato implementata in alcuni modelli di videocamere è quella di usare una certa forma di compressione dati. Il problema è che i dati uscenti da sensori che hanno una sensibilità lineare alla luce non possono essere facilmente trattati con gli algoritmi be conosciuti come l'H.264 (MPEG-4 AVC) oppure il VC-1 (SMPTE 421M), anche perchè questi algoritmi introducono degli artefatti nell'immagine difficilmente sopprimibili in postproduzione. Questo significa che c'è un implicazione pratica nei casi in cui si gira con video ad alta risoluzione 4K, quella di limitare il frame rate a 24 fps.
Il brevetto descrive i dispositivi ed i metodi per registrare fotogrammi in successione, sotto forma di dati grezzi provenienti dal sensore, in modo da ricostruire immagini in movimento.
Inoltre, vengono descritti un sensore RGB ad alta risoluzione ed un filtro colore che corrisponde ad un filtro Bayer. Sia i sensori delle DSLR che quello della C300 utilizzano questa tecnologia.
Nessun commento:
Posta un commento