giovedì 23 maggio 2013

Canon brevetta un sensore a strati tipo Foveon

La tecnologia attuale dei sensori si basa su pixel fotosensibili che sono in grado di catturare la luce in scala di grigi, mentre i colori vengono ricostruiti via software grazie anche all'utilizzo di un filtro a mosaico particolare chiamato filtro Bayer.

Una tecnologia che non utilizza questo filtro ma che registra i colori in modo nativo è quella che è stata studiata dall'azienda Foveon e che attualmente viene utilizzata solo dalla fotocamera Sigma SD1.

Anche Canon si è dimostrata interessata a questo tipo di tecnologia da qualche tempo ormai ed a ulteriore conferma di questo vi è la notizia dapprima data dal sito http://egami.blog.so-net.ne.jp/, poi rimbalzata da Canon Rumors e riguardante un brevetto presentato nel quale si ha la descrizione di un sensore con tre strati che ancora non è stato utilizzato in nessuna fotocamera. Tuttavia, il fatto che in Canon continuano a spendere risorse sullo sviluppo di questa tecnologia, ci dice che ci potranno sicuramente essere buone probabilità di vedere applicata questa tecnologia in futuro.

La figura esplicativa di un fotodiodo a tre strati è la seguente:


I dati di questo brevetto sono i seguenti:

Patent Publication No. 2013-93553
  • Data di pubblicazione 2013.5.16;
  • Data di deposito 2011.10.4;
  • Struttura degli elementi d'imagine a tre strati
  • La luce si diffonde nel substrato e raggiunge il fotodiodo dello strato più profondo
  • La sensibilità nei confronti del rosso è ridotta;
  • Il primo è un fotodiodo cristallino ma di forma irregolare, mentre le superfici di contorno del fotodiodo più profondo sono rosse o verdi;
  • Nella struttura periodica degli spazi irregolari, di dimensioni che variano tra 1/4 e due volte la lunghezza d'onda della luce, mentre per fotodiodo I gli spazi irregolari variano tra 1/2 a 2 volte e oltre la lunghezza d'onda della luce.;
  • Le forme irregolari hanno la caratteristica di essere spazialmente localizzate per raccogliere la luce riflessa;
  • La luce incidente viene rifratta, si combina con la luce riflessa dai piani circostanti e prolunga la sua presenza e questo permette ala fotodiodo più profondo di assorbirla.

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